lunedì 17 ottobre 2011

Riscaldamento in casa - ECOGUIDA PRATICA

ECOGUIDA PRATICA
Riscaldamento in casa
Si accendono le caldaie. Piccoli e grandi gesti per ridurre spese, consumi ed emissioni inquinanti.


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Le case italiane contribuiscono a oltre il 30 per cento dei consumi energetici nazionali e producono il 27 per cento delle emissioni di gas serra. Due terzi dell’energia consumata nelle nostre abitazioni, con una spesa media di 9 euro/mq all’anno per famiglia, servono per mantenere una temperatura confortevole, e un altro 13 per cento per produrre acqua calda.
Il comfort - Per quanto riguarda la temperatura, in inverno il comfort si individua convenzionalmente a circa 20°C - 22°C, con una umidità relativa del 40 – 45 per cento. Di notte, nel sonno, il benessere si situa intorno ai 18°C, ma si potrebbe scendere un po’. Certo, evitiamo di far raffreddare troppo la casa, altrimenti l’impennata d’energia necessaria a riscaldarla nuovamente annullerà i risparmi.

Consumi ed emissioni – Per raggiungere e mantenere queste temperature le case italiane, per i metodi costruttivi e la qualità di materiali e strutture, richiedono molta energia e sono tra le più sprecone in Europa, con consumi di 150-200 kWh/mq anno rispetto ai 70 kWh/mq anno delle case tedesche. E pensare che una casa ben costruita e coibentata può arrivare a soli 30 kWh/mq anno. In città, il 30 per cento delle emissioni di PM10 proviene dagli impianti di riscaldamento. Le caldaie a gasolio dei condomini sono le maggiori responsabili: sostituirle con impianti a metano servirebbe a produrre fino a 24 volte meno polveri sottili.

Cosa fare subito – Non sbarrare la strada al caldo: divani, tende e copricaloriferi davanti ai termosifoni ostacolano la diffusione del calore e possono costare in bolletta fino al 5 per cento in più. Di notte, tenere chiuse tende, persiane o tapparelle evita grandi perdite di calore (dal 30 al 50 per cento secondo la tipologia dei vetri). La mattina, aerare la casa in modo intelligente: si può fare abbassando il riscaldamento e spalancando le finestre per 4-6 minuti, in modo che le pareti non abbiano il tempo di raffreddarsi. Se ci si assenta per più giorni, regolare il termostato a 12°C: spegnere del tutto la caldaia vuol dire dover riscaldare la casa al proprio ritorno con un eccessivo dispendio di energia. Poi, si potrebbe applicare dietro i caloriferi un pannello adesivo isolante termoriflettente, acquistabile nei centri di bricolage e da ritagliare su misura. Con il riscaldamento condominiale, per regolare la temperatura di ogni stanza si può installare sul calorifero una valvola termostatica che regola automaticamente l’afflusso d’acqua calda nel radiatore a seconda della temperatura che si vuole. Il costo è da 20 a 60 euro a seconda che il calorifero sia predisposto o no, ma il risparmio in bolletta si attesta al 20 per cento annuo. In genere il valore 3 corrisponde a 20°C, il 4 a 24°C. Stanza degli ospiti o altre stanze vuote possono anche rimanere fredde. Se si ha il riscaldamento autonomo, va tenuto conto che abbassare la temperatura in casa solo di 1°C fa risparmiare il 7 per cento di combustibili e può evitare l'emissione di 334 kg di CO2 all'anno per famiglia.

La caldaia – Innanzitutto, è bene ricordare che la revisione annuale obbligatoria per legge è un’occasione di risparmio. Analisi dei fumi, pulizia dei tubi e regolazioni del bruciatore concorrono ad aumentare il rendimento della caldaia anche del 25 per cento. Ma se ha più di quindici anni, potrebbe essere conveniente sostituirla con una A+ o a condensazione. Quest’ultima recupera anche il calore dei fumi di combustione e promette notevoli risparmi specialmente se abbinata a impianti a serpentina a soffitto, parete o pavimento.

Se si ristruttura casa – Sono tantissime le scelte progettuali che possono portare benefici economici ed ecologici: realizzare l’isolamento termico, installare doppi o tripli vetri, regolare le pompe che fanno circolare l’acqua di riscaldamento, installare un impianto di cogenerazione nella cantina condominiale. Dato che gran parte del tepore si disperde attraverso il tetto e le pareti, in fase di costruzione o ristrutturazione bisognerebbe pensare all’isolamento esterno con un «cappotto», efficace e ancora più conveniente quando è previsto il rifacimento della facciata. Oppure si può isolare l’interno, perdendo però qualche centimetro per l’apposizione dei materiali isolanti e forse dovendo anche rimuovere caloriferi, prese e interruttori. Infine, si può isolare l’intercapedine: se la parete è cava la si riempie con opportuni materiali. Se si deve scegliere da zero la tipologia d’impianto, molti ritengono che i sistemi radianti a pavimento siano ideali per diffondere calore più tenue, naturale, uniforme e abbassare i consumi. Se invece sono previsti i caloriferi, andrebbero spostati da sotto le finestre verso pareti che dall’altra parte hanno un’altra stanza, per capitalizzare anche il calore emanato verso il muro. Nuove finestre e serramenti servono per l’isolamento acustico e termico: si possono avere doppi o tripli vetri divisi da un’intercapedine riempita con aria secca o gas nobili, che aumentano il potere isolante. La spesa può arrivare a 100 euro al mq ma si stima che si possa recuperare nel giro di pochi anni grazie ai risparmi in bolletta.

Il solare termico - Il primo, più intuitivo e tecnicamente affrontabile sistema di sfruttamento dell’energia solare è per la produzione d’acqua calda, sia per uso sanitario che per il riscaldamento. Il collettore è formato da un vetro sotto cui passa il fluido da riscaldare e da una camera di accumulo, di colore scuro per assorbire meglio i raggi solari. Con questo tipo di dispositivo non si raggiungono temperature elevate (40°C - 60°C), la tecnologia è consolidata e affidabile. L'efficacia dei collettori dipende dalla latitudine e dall'orientamento e inclinazione rispetto al sole della superficie captante. Con un sistema solare combinato si arriva ad abbattere le spese di riscaldamento fino al 40 per cento. L’impianto per il solare termico ha un costo medio, per una famiglia di 4 persone, di qualche migliaio di euro, ammortizzabili da 5 a 10 anni a seconda delle tipologie di progetto e degli incentivi. Negli Stati Uniti sono oltre 1 milione gli edifici che si scaldano «al sole», con un risparmio di energia primaria pari a 440.000 tonnellate equivalenti di petrolio l'anno. Cifra complessivamente simile nell'Unione Europea. Secondo Assolterm, Associazione Italiana Solare Termico, oggi in Italia ci sono 2.700.000 mq di impianti; solo nel 2010 ne sono stati installati 490mila mq. Il giro d’affari annuale è di circa 500 milioni di euro.

Caminetti, stufe e pellet – La legna costa molto meno rispetto a gas e gasolio ed è neutrale in termini di CO2. Bruciando legna l’anidride carbonica rilasciata corrisponde a quella incamerata dalla pianta durante la crescita. Utilizzando combustibili fossili, invece, si libera in atmosfera il carbonio immagazzinato sotto terra milioni di anni fa: poiché le foreste non sono in grado di riassorbirlo velocemente, questo si accumula aggravando l’effetto serra. Per essere davvero eco, la legna deve provenire da foreste sfruttate in modo sostenibile, da manutenzioni boschive o da scarti di produzione. In tema di scarti, si può optare per il pellet: si tratta di residui legnosi fini pressati in cilindretti. Ha un potere calorifico superiore a quello del legno, ma necessita di una lavorazione che ne aumenta notevolmente il prezzo. La combustione di legna e pellet produce molte polveri sottili: per questo motivo è vietata in alcune grandi città, mentre rimane una buona soluzione fuori dai centri urbani, dove il ricambio d’aria è maggiore. Ancora meglio, però, se si decide di costruirsi un caminetto chiuso, come coadiuvante al sistema di riscaldamento, contribuendo a ridurre impatto ambientale e costi. I moderni caminetti sono alimentabili a pellet e dotati di finestra ermetica, sistema di adduzione dell'aria, raccoglitore delle ceneri e serranda dei fumi. L'aria scaldata dal fuoco può essere fatta giungere anche negli altri locali attraverso condotte appropriate, oppure immessa in un circuito chiuso dotato di superfici radianti in ceramica o in pietra naturale.

www.lifegate.it

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