mercoledì 26 ottobre 2011

Articolo pubblicato da www.lifeintravel.it

Eticargo, la spesa a casa ci va in bici...

Scritto da Leo

Si sa, il bello del mercato sta nel girare tra le bancarelle e fare acquisti...il brutto invece viene dopo. I mercati spesso si trovano nei centri cittadini e le oggettive difficoltà di raggiungere i centri storici con l'auto si sovrappongono alla necessità di ridurre consumi e, soprattutto, inquinamento. D'altra parte portare a piedi per centinaia di metri le proprie borse piene o restare in attesa di autobus e mezzi pubblici può risultare a volte scomodo...ed allora a Modena, al mercato Albinelli, c'è chi ha trovato la soluzione... EtiCargo vi dà una mano...anzi, due ruote ed un carrello!





Sabato 8 ottobre 2011 Eticargo ha preso servizio all'interno del mercato storico Albinelli di Modena, durante i festeggiamenti per l'80° compleanno del mercato stesso. L'iniziativa è piaciuta e verrà portata avanti... ma vediamo di cosa si tratta. In sostanza, una volta fatta la spesa tutti potranno usufruire del servizio di trasporto dei propri sacchetti carichi (che, nello spirito ecologico dell'iniziativa, preferiremo essere di carta o di stoffa!) fino alla destinazione desiderata, sia essa un'abitazione oppure un parcheggio esterno alla zona del mercato. I ragazzi che offrono il servizio sono ben riconoscibili dalla maglietta con il logo Eticargo e dalla presenza al loro fianco del mezzo di lavoro: una bicicletta da città con un carrello spazioso attaccato al canotto della sella in attesa di essere riempito. Vi sono anche a disposizione dei ragazzi dei mezzi a pedalata assistita con capienza maggiore. Potrete contattare direttamente i ragazzi oppure prenotare il servizio al numero telefonico che trovate sul volantino qui di lato, alla pagina facebook di Eticargo o sul sito internet. I prezzi sono ragionevoli (li vedete nel volantino) e l'iniziativa aiuta anche gli studenti che partecipano al progetto per il mantenimento degli studi.
In bocca al lupo quindi ai promotori dell'iniziativa che speriamo abbia un notevole successo e possa essere estesa anche ad altre realtà (se siete a conoscenza di realtà simili, fatecelo sapere).



grazie Leo

NUOVO SITO PROGETTO " ETICARGO "

Da oggi è on-line il nuovo sito del progetto " ETICARGO"

www.eticargo.it





E'un progetto di mobilità merci alternativa con finalità etico-sociali:
Le spese effettuate dai clienti presso il mercato albinelli, vengono smistate e consegnate da un team di studenti under 25 coordinati e supportati via web. Il progetto utilizza Biciclette a trazione muscolare per i carrelli a due ruote, e cargo a pedalata elettro assistita con tre ruote. Tutti mezzi rispettosi dell’ambiente e non inquinanti.
Progetto etico, in quanto rispetta diverse condizioni a nostro avviso di importanza fondamentale:
1) tutela dell’ambiente, mezzi ad emissioni 0 e silenziosi.
2) trasporti effettuati in sicurezza e con dei costi contenuti
3) una possibilità concreta per gli studenti di guadagnare e potersi sostentare durante il “ciclo” di studi, svolgendo una microattività regolarizzata fiscalmente e a livello contributivo.
La prima applicazione del progetto è stata una giornata pilota in corrispondenza dell’80* Compleanno del Mercato Albinelli di Modena,
evento coordinato e organizzato da Multispace _factory e che ha visto Il neonato “Eticargo” riscuotere da subito un grande successo, a testimonianza che il grande pubblico oltre ad aver intravisto
il lato comodità dell’iniziativa ha anche capito l’importanza di spostare merci senza inquinare e dare la possibilità di un sostegno economico a studenti volonterosi.

lunedì 24 ottobre 2011

PROGETTO ETICARGO


Continua il grande successo del progetto ETICARGO , all'interno del mercato allo stands n°6 di fianco al Bar Schiavoni gli studenti che hanno aderito alla sperimentazione sono a Vostra. disposizione per le consegne personalizzate della spesa.
Ancora una volta il Mercato Albinelli "nonostante" l'età è fortemente votato all'innovazione . Il progetto ETICARGO ideato e organizzato da Multispace_factory non rappresenta solo, attraverso i Vostri emolumenti, una valida opportunità di sostegno al percorso formativo degli studenti ma reinventa il " piacere di fare la spesa ".
Il Mercato Albinelli supera in questo modo le barriere della zona pedonale e porta gli esercenti direttamente nelle Vostre case e Vi libera dal peso della spesa.

Un grande plauso va riconosciuto ai ragazzi dell'ETICARGO che con grande entusiasmo e grande sacrificio si sono dedicati a questa nuova iniziativa e il più grande ringraziamento lo dobbiamo a Voi che attraverso gli acquisti presso il Mercato rendete possibile tutto questo .

lunedì 17 ottobre 2011

Riscaldamento in casa - ECOGUIDA PRATICA

ECOGUIDA PRATICA
Riscaldamento in casa
Si accendono le caldaie. Piccoli e grandi gesti per ridurre spese, consumi ed emissioni inquinanti.


Cnr e Fao lunedi' insieme per salvare le foreste
Petizione per smettere di tagliare pinne a squali
La Bp puo' ancora trivellare nel Golfo del Messico
Il Congresso Usa trasforma i rifiuti in energia
Il futuro dell'Artico secondo Nature
Malesia propone Nazioni Unite dell'ambiente
Cina: nasce il laboratorio per studiare le energie pulite
Australia: il Parlamento approva la carbon tax
Clima: cresce rischio disastri naturali in Europa
Antartide: spedizione per studiare il futuro del clima
Tutte le news
ILnumero
66%
degli europei pratica la raccolta differenziata dei rifiuti domestici. E' la misura piu' diffusa per salvaguardare l'ambiente.

Tutti i numeri »
ECOsondaggio
La Commissione europea ha aperto la seconda procedura di infrazione contro l'Italia per il mancato adeguamento alle disposizioni che vietano ai pescherecci di avere a bordo e utilizzare le reti derivanti oltre i 2,5 km.
I nostri mari soffrono per la pesca incontrollata, cosa pensi possa servire almeno nel quotidiano per salvaguardare gli stock ittici?



Le case italiane contribuiscono a oltre il 30 per cento dei consumi energetici nazionali e producono il 27 per cento delle emissioni di gas serra. Due terzi dell’energia consumata nelle nostre abitazioni, con una spesa media di 9 euro/mq all’anno per famiglia, servono per mantenere una temperatura confortevole, e un altro 13 per cento per produrre acqua calda.
Il comfort - Per quanto riguarda la temperatura, in inverno il comfort si individua convenzionalmente a circa 20°C - 22°C, con una umidità relativa del 40 – 45 per cento. Di notte, nel sonno, il benessere si situa intorno ai 18°C, ma si potrebbe scendere un po’. Certo, evitiamo di far raffreddare troppo la casa, altrimenti l’impennata d’energia necessaria a riscaldarla nuovamente annullerà i risparmi.

Consumi ed emissioni – Per raggiungere e mantenere queste temperature le case italiane, per i metodi costruttivi e la qualità di materiali e strutture, richiedono molta energia e sono tra le più sprecone in Europa, con consumi di 150-200 kWh/mq anno rispetto ai 70 kWh/mq anno delle case tedesche. E pensare che una casa ben costruita e coibentata può arrivare a soli 30 kWh/mq anno. In città, il 30 per cento delle emissioni di PM10 proviene dagli impianti di riscaldamento. Le caldaie a gasolio dei condomini sono le maggiori responsabili: sostituirle con impianti a metano servirebbe a produrre fino a 24 volte meno polveri sottili.

Cosa fare subito – Non sbarrare la strada al caldo: divani, tende e copricaloriferi davanti ai termosifoni ostacolano la diffusione del calore e possono costare in bolletta fino al 5 per cento in più. Di notte, tenere chiuse tende, persiane o tapparelle evita grandi perdite di calore (dal 30 al 50 per cento secondo la tipologia dei vetri). La mattina, aerare la casa in modo intelligente: si può fare abbassando il riscaldamento e spalancando le finestre per 4-6 minuti, in modo che le pareti non abbiano il tempo di raffreddarsi. Se ci si assenta per più giorni, regolare il termostato a 12°C: spegnere del tutto la caldaia vuol dire dover riscaldare la casa al proprio ritorno con un eccessivo dispendio di energia. Poi, si potrebbe applicare dietro i caloriferi un pannello adesivo isolante termoriflettente, acquistabile nei centri di bricolage e da ritagliare su misura. Con il riscaldamento condominiale, per regolare la temperatura di ogni stanza si può installare sul calorifero una valvola termostatica che regola automaticamente l’afflusso d’acqua calda nel radiatore a seconda della temperatura che si vuole. Il costo è da 20 a 60 euro a seconda che il calorifero sia predisposto o no, ma il risparmio in bolletta si attesta al 20 per cento annuo. In genere il valore 3 corrisponde a 20°C, il 4 a 24°C. Stanza degli ospiti o altre stanze vuote possono anche rimanere fredde. Se si ha il riscaldamento autonomo, va tenuto conto che abbassare la temperatura in casa solo di 1°C fa risparmiare il 7 per cento di combustibili e può evitare l'emissione di 334 kg di CO2 all'anno per famiglia.

La caldaia – Innanzitutto, è bene ricordare che la revisione annuale obbligatoria per legge è un’occasione di risparmio. Analisi dei fumi, pulizia dei tubi e regolazioni del bruciatore concorrono ad aumentare il rendimento della caldaia anche del 25 per cento. Ma se ha più di quindici anni, potrebbe essere conveniente sostituirla con una A+ o a condensazione. Quest’ultima recupera anche il calore dei fumi di combustione e promette notevoli risparmi specialmente se abbinata a impianti a serpentina a soffitto, parete o pavimento.

Se si ristruttura casa – Sono tantissime le scelte progettuali che possono portare benefici economici ed ecologici: realizzare l’isolamento termico, installare doppi o tripli vetri, regolare le pompe che fanno circolare l’acqua di riscaldamento, installare un impianto di cogenerazione nella cantina condominiale. Dato che gran parte del tepore si disperde attraverso il tetto e le pareti, in fase di costruzione o ristrutturazione bisognerebbe pensare all’isolamento esterno con un «cappotto», efficace e ancora più conveniente quando è previsto il rifacimento della facciata. Oppure si può isolare l’interno, perdendo però qualche centimetro per l’apposizione dei materiali isolanti e forse dovendo anche rimuovere caloriferi, prese e interruttori. Infine, si può isolare l’intercapedine: se la parete è cava la si riempie con opportuni materiali. Se si deve scegliere da zero la tipologia d’impianto, molti ritengono che i sistemi radianti a pavimento siano ideali per diffondere calore più tenue, naturale, uniforme e abbassare i consumi. Se invece sono previsti i caloriferi, andrebbero spostati da sotto le finestre verso pareti che dall’altra parte hanno un’altra stanza, per capitalizzare anche il calore emanato verso il muro. Nuove finestre e serramenti servono per l’isolamento acustico e termico: si possono avere doppi o tripli vetri divisi da un’intercapedine riempita con aria secca o gas nobili, che aumentano il potere isolante. La spesa può arrivare a 100 euro al mq ma si stima che si possa recuperare nel giro di pochi anni grazie ai risparmi in bolletta.

Il solare termico - Il primo, più intuitivo e tecnicamente affrontabile sistema di sfruttamento dell’energia solare è per la produzione d’acqua calda, sia per uso sanitario che per il riscaldamento. Il collettore è formato da un vetro sotto cui passa il fluido da riscaldare e da una camera di accumulo, di colore scuro per assorbire meglio i raggi solari. Con questo tipo di dispositivo non si raggiungono temperature elevate (40°C - 60°C), la tecnologia è consolidata e affidabile. L'efficacia dei collettori dipende dalla latitudine e dall'orientamento e inclinazione rispetto al sole della superficie captante. Con un sistema solare combinato si arriva ad abbattere le spese di riscaldamento fino al 40 per cento. L’impianto per il solare termico ha un costo medio, per una famiglia di 4 persone, di qualche migliaio di euro, ammortizzabili da 5 a 10 anni a seconda delle tipologie di progetto e degli incentivi. Negli Stati Uniti sono oltre 1 milione gli edifici che si scaldano «al sole», con un risparmio di energia primaria pari a 440.000 tonnellate equivalenti di petrolio l'anno. Cifra complessivamente simile nell'Unione Europea. Secondo Assolterm, Associazione Italiana Solare Termico, oggi in Italia ci sono 2.700.000 mq di impianti; solo nel 2010 ne sono stati installati 490mila mq. Il giro d’affari annuale è di circa 500 milioni di euro.

Caminetti, stufe e pellet – La legna costa molto meno rispetto a gas e gasolio ed è neutrale in termini di CO2. Bruciando legna l’anidride carbonica rilasciata corrisponde a quella incamerata dalla pianta durante la crescita. Utilizzando combustibili fossili, invece, si libera in atmosfera il carbonio immagazzinato sotto terra milioni di anni fa: poiché le foreste non sono in grado di riassorbirlo velocemente, questo si accumula aggravando l’effetto serra. Per essere davvero eco, la legna deve provenire da foreste sfruttate in modo sostenibile, da manutenzioni boschive o da scarti di produzione. In tema di scarti, si può optare per il pellet: si tratta di residui legnosi fini pressati in cilindretti. Ha un potere calorifico superiore a quello del legno, ma necessita di una lavorazione che ne aumenta notevolmente il prezzo. La combustione di legna e pellet produce molte polveri sottili: per questo motivo è vietata in alcune grandi città, mentre rimane una buona soluzione fuori dai centri urbani, dove il ricambio d’aria è maggiore. Ancora meglio, però, se si decide di costruirsi un caminetto chiuso, come coadiuvante al sistema di riscaldamento, contribuendo a ridurre impatto ambientale e costi. I moderni caminetti sono alimentabili a pellet e dotati di finestra ermetica, sistema di adduzione dell'aria, raccoglitore delle ceneri e serranda dei fumi. L'aria scaldata dal fuoco può essere fatta giungere anche negli altri locali attraverso condotte appropriate, oppure immessa in un circuito chiuso dotato di superfici radianti in ceramica o in pietra naturale.

www.lifegate.it

lunedì 3 ottobre 2011

Apertura festeggiamenti 80 Compleanno ( I Buskers invadono il mercato !!!!)

rassegna stampa" Il Resto Del Carlino"

Progetto “Eticargo” by Multispace_factory


E'un progetto di mobilità merci alternativa con finalità etico-sociali:
Le spese effettuate dai clienti presso il mercato albinelli, vengono smistate e consegnate da un team di studenti under 25 coordinati e supportati via web. Il progetto utilizza Biciclette a trazione muscolare per i carrelli a due ruote, e cargo a pedalata elettro assistita con tre ruote. Tutti mezzi rispettosi dell’ambiente e non inquinanti.
Progetto etico, in quanto rispetta diverse condizioni a nostro avviso di importanza fondamentale:
1) tutela dell’ambiente, mezzi ad emissioni 0 e silenziosi.
2) trasporti effettuati in sicurezza e con dei costi contenuti
3) una possibilità concreta per gli studenti di guadagnare e potersi sostentare durante il “ciclo” di studi, svolgendo una microattività regolarizzata fiscalmente e a livello contributivo.
La prima applicazione del progetto è stata una giornata pilota in corrispondenza dell’80* Compleanno del Mercato Albinelli di Modena,
evento coordinato e organizzato da Multispace _factory e che ha visto Il neonato “Eticargo” riscuotere da subito un grande successo, a testimonianza che il grande pubblico oltre ad aver intravisto
il lato comodità dell’iniziativa ha anche capito l’importanza di spostare merci senza inquinare e dare la possibilità di un sostegno economico a studenti volonterosi.

www.multispacefactory.it

domenica 2 ottobre 2011

GRAN FINALE

Un gran finale di una intensa e meravigliosa giornata di festeggiamenti, siete venuti veramente in tanti e ognuno di Voi ci ha regalato la cosa piû bella che potevamo desiderare .................

IL VOSTRO SORRISO !!!!!! GRAZIE


sabato 1 ottobre 2011

Oggi è un giorno speciale ......ottant'anni !!!! Il mercato festeggia l' 80' Compleanno e vogliamo ringraziare tutti Voi che tenete vivo questo luogo che rappresenta l'anima della città : rispettoso delle tradizioni ma orgoglioso della propria modernità nella qualità ed eccellenza dei prodotti e dei servizi offerti. .GRAZIE !!!!!

mercoledì 28 settembre 2011

Presentazione " ETICARGO " Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2011




Grande festa per la ricorrenza dell' 80° Compleanno del mercato simbolo del Centro Storico: artisti e spettacoli sabato 1 ottobre.


Sarà inoltre un momento di grande valore sociale perché nella giornata gli ospiti potranno assistere alla dimostrazione del nuovo sistema di consegna della spesa personalizzato.


Verrà lanciata la sperimentazione del progetto ETICARGO

  Il Consorzio del Mercato Albinelli nei prossimi mesi testerà un progetto pilota attraverso la collaborazione di altri soggetti denominato: "ETICARGO" 
ideato da Multispace_factory è un sistema  di consegne rapido porta porta - etico e
rispettoso dell’ambiente. Sarà realizzato con biciclette attrezzate e cargo a pedalata assistita supportati da sistemi di navigazione web.
Il progetto prevede che i pedalatori “d’opera” vengano reclutati tra gli studenti under 25, che in questo modo attraverso un lavoro part time avranno un valido  aiuto economico  per mantenersi  gli studi

www.multispacefactory.it

Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2011

Promossa dalla Commissione Europea, la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, “In città senza la mia auto” si è svolta dal 16 al 22 settembre 2011 e negli anni è diventato un appuntamento internazionale che ha l’obiettivo di incoraggiare i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata per gli spostamenti quotidiani: a piedi, in bicicletta, o con mezzi pubblici. Sono modalità di trasporto sostenibile che, soprattutto per chi vive in città, oltre a ridurre le emissioni di gas climalteranti, l’inquinamento acustico e la congestione, possono giocare un ruolo importante per il benessere fisico e mentale di tutti.

Diminuendo e migliorando le modalità di spostamento a livello locale, le città europee possono migliorare il bilancio energetico e le prestazioni ambientali del sistema dei trasporti e allo stesso tempo rendere la vita nelle città più sana e sicura. Il contesto urbano, infatti, rappresenta una grande sfida per la sostenibilità in Europa e la settimana Europea della Mobilità Sostenibile contribuendo a sensibilizzare i cittadini e gli amministratori è un chiaro esempio di come le iniziative a livello europeo possano incoraggiare e agevolare l’azione a livello locale.

Quest’anno il tema specifico scelto dalla Comunità Europea pone l’attenzione sulla mobilità alternativa sostenendo il passaggio verso un sistema di trasporto alimentato con combustibili sostenibili e verso modalità di trasporto non motorizzato.

Il Ministero dell’Ambiente aderisce anche quest’anno alla Settimana europea condividendone gli obiettivi, svolgendo un ruolo di coordinamento nazionale e supporto di iniziative ed eventi promossi dai comuni e associazioni e invitando i cittadini a partecipare all’iniziativa.

La Settimana rappresenta un’occasione per le istituzioni, le organizzazioni e le associazioni di tutta Europa per promuovere i propri obiettivi volti ad incrementare la mobilità sostenibile e la qualità della vita, per condividere i diversi punti di vista e promuovere una diversa cultura del muoversi, per accrescere sempre più la consapevolezza nei cittadini e cambiarne le abitudini. E’ una opportunità per tutti i comuni partecipanti per dimostrare quanto i temi ambientali li riguardino. Tutti noi vogliamo vedere le città divenire dei luoghi migliori dove vivere.
La città di modena ha aderito all'iniziativa e potete visionare la pagina seguendo questo link

http://www.mobilityweek.eu/cities/participants.php?id_country=IT&year=2011&city=it_e38hmb4l

venerdì 23 settembre 2011

L' evento


Il Mercato Albinelli festeggia 80 anni e prepara la consegna a domicilio ecosostenibile

Grande festa per la ricorrenza del mercato simbolo del Centro Storico: artisti e spettacoli sabato 1 ottobre. Verrà lanciata la sperimentazione del progetto ETICARGO
Immagine articolo - Il sito d'Italia
Piazza XX Settembre ospiterà sabato 1 ottobre una giornata di festa, nel solco della tradizione d'eccellenza dei prodotti modenesi, per festeggiare l'ottantesimo compleanno del Mercato Albinelli. La manifestazione proporrà al pubblico, dalla mattina alle 9 alla sera alle 22, un incessante susseguirsi di musica, performance e spettacoli degli artisti di strada, che affiancheranno gli esercenti del Mercato. L'evento è ideato e coordinato dall'agenzia di comunicazione Multispace_factory e realizzato con il patrocinio del Comune di Modena e la collaborazione della Banca Popolare dell’Emilia-Romagna.

LA STORIA - Benché se ne discutesse già a partire dagli anni ’60 dell‘800, il primo vero passo verso la realizzazione del progetto fu fatto ai primi del 1900 grazie al risanamento della contrada delle Carceri, dove si trovavano i tradizionali locali della beccheria e del macello e dove si svolgeva il mercato del pesce. Così il 1 ottobre 1931 il Mercato venne ufficialmente inaugurato e il commercio al minuto abbandonò la Piazza che lo aveva ospitato per secoli e i venditori che vi si installarono, già abituali frequentatori di Piazza Grande, divennero commercianti stabili, distinguendosi definitivamente dalla categoria degli ambulanti. La scelta fu presa anche per ragioni sociali, di decoro e di congestione del centro cittadino.

SPESA A DOMICILIO - Lo stesso giorno della festa verrà testato il nuovo sistema di consegne della spesa personalizzato, studiato dalla stessa Multispace_factory. Il progetto pilota si chiamerà “ETICARGO” e consentirà la distribuzione dei prodotti del mercato “porta a porta”. I mezzi utilizzati avranno particolare attenzione per l'ambiente e le esigenze del Centro Storico: biciclette attrezzate e cargo elettrici dotati di sistemi di navigazione web si dirameranno lungo le strade cittadine con la merce del mercato. Se la sperimentazione avrà il successo sperato, di comune accordo con il Consorzio Mercato Albinelli ed altri soggetti, la consegna ecosostenibile protrebbe diventare uan bella realtà del nostro centro storico.

dal sito : www.ilsitodimodena.it

80° COMPLEANNO MERCATO ALBINELLI seguitelo su Eventbrite

http://www.eventbrite.com/event/2151649642/efblike

mercoledì 21 settembre 2011

Viaggio attraverso le emozioni della tradizioni modenesi


Presidio Vacca Bianca Modenese       

Vacca Bianca Modenese (zoom)
Meno di cento anni fa nelle province di Modena, Ferrara, Mantova e Reggio Emilia erano registrati circa 52.000 capi, negli anni '50 il numero dei capi supera quota 140.000. Ma, solo dieci anni dopo, inizia la fase discendente, nel 1957 si contano solo 650 capi. La Provincia di Modena ha avviato con alcuni allevatori storici un progetto per il recupero di questa razza autoctona. Dal 2005 nel Caseificio Rosola di Zocca, sull'appennino modenese, si producono forme di Parmigiano di montagna fatte solo con latte di bianca modenese.
Meno di cento anni fa nei consorzi zootecnici comunali delle province di Modena, Ferrara, Mantova e Reggio Emilia erano registrati circa 52.000 capi, in continuo aumento. Negli anni '50 il numero dei capi supera quota 140.000 - è il periodo d'oro di questa razza - ma, solo dieci anni dopo, inizia la fase discendente, di pari passo con la inarrestabile espansione della razza frisona.
La fortuna del Parmigiano Reggiano, infatti, convinse gli allevatori a sostituire le due razze autoctone (la modenese e la rossa reggiana) con quelle provenienti dall'Olanda, famose per la loro produttività e con le mammelle perfette per la mungitura meccanica. Oggi della modenese, che viene chiamata anche Val Padana per il legame stretto con il territorio padano, sono rimasti poche centinaia di capi: il libro genealogico, istituito nel 1957, conta non più di 240 femmine iscritte mentre il numero totale dei capi registrati presso i servizi veterinari delle Asl, si aggira intorno ai 650, con un certo margine di errore, dal momento che la reale appartenenza alla razza per questi capi non è sempre rilevata.
La bianca modenese è un animale dalla duplice attitudine che, in passato, oltre ad essere destinata alla produzione di latte e carne, costituiva anche un valido aiuto nel lavoro dei campi.
L'opinione più comune è che derivi da bovini dal mantello fromentino, simili alla rossa reggiana, incrociati a più riprese con bovini grigi di tipo podolico. I documenti testimoniano una prima consistente presenza della Bianca nella zona di Carpi, in provincia di Modena da cui, poi, si è estesa progressivamente alle zone vicine.
La bianca modenese produce un latte particolarmente adatto alla trasformazione in Parmigiano Reggiano e alla caseificazione in genere. Questo è dovuto al rapporto ottimale fra tenore di grasso e proteine, e dove la frazione k delle caseine, che favorisce una coagulazione rapida e più resistente del latte, è presente in quantità elevate. Questa razza, inoltre, ha mantenuto un patrimonio genetico che consente discreti tempi di accrescimento e buona resa al macello. Le sue carni sono sapide e ben marezzate di grasso, adatte a cotture veloci.

Il Presidio
La Provincia di Modena ha avviato con alcuni allevatori storici un progetto per il recupero di questa razza autoctona raggiungendo un primo importante risultato: dal 2005 nel Caseificio Rosola di Zocca (il casello n. 1026), sull'appennino modenese, si producono forme di Parmigiano di montagna fatte solo con latte di bianca modenese e una delle caldaie del caseificio, ben separata dalle altre, è stata dedicata alla produzione giornaliera di due forme. Gli allevatori del Presidio sono riuniti nel Consorzio Valorizzazione Prodotti Razza Bianca Modenese-Valpadana Modena (www.consorziobiancamodenese.it). Dall'avvio del progetto l'obiettivo è sempre stato quello di aumentare i conferitori del latte di bianca presso il caseificio per arrivare a una produzione più consistente di questo speciale Parmigiano Reggiano. Le aziende coinvolte dal progetto sono oggi una ventina, tutte di piccole dimensioni e che allevano poche decine di capi, la produzione di latte è cresciuta tanto che un secondo caseificio si è aggiunto al Presidio, il Santa Rita di Serramazzoni che sta già producendo parmigiano di pura razza bianca. Queste forme di Parmigiano Reggiano, stagionate almeno 24 mesi come da disciplinare, usciranno sul mercato nel 2011 .

 Area di produzione
Provincia di Modena.

I produttori:

I soci produttori del Presidio sono riuniti nel:

Consorzio Valorizzazione Prodotti Razza Bianca Modenese - Valpadana
Serramazzoni (Mo)
Via Serra Vecchia 35
tel.             +39 0536 950193      
Fax +39 0536 951007
infoconsorzio@consorziobiancamodenese.it

Viaggio attraverso le emozioni della tradizioni modenesi "Aceto balsamico tradizionale"


ll Museo del Balsamico


Spilamberto

Museo del Balsamico - Spilamberto - Modenatur
"Il vero Aceto balsamico tradizionale è prodotto nell'area degli antichi domini estensi. È ottenuto da mosto d'uva cotto; maturato per lenta acetificazione, derivata da naturale fermentazione e da progressiva concentrazione mediante lunghissimo invecchiamento in serie di vaselli di legni diversi, senza alcuna addizione di sostanze aromatiche. Di colore bruno scuro, carico e lucente, manifesta la propria densità in una corretta, scorrevole sciropposità.

Ha profumo caratteristico e complesso, penetrante, di evidente ma gradevole e armonica acidità. Di tradizionale e inimitabile sapore dolce e agro ben equilibrato, si offre generosamente pieno, sapido, con sfumature vellutate in accordo con i caratteri olfattivi che gli sono propri".

Il visitatore che attraverserà le sale del Museo potrà meglio conoscere la da questo prodotto che riassume in sé la storia di un lembo d'Emilia. Scoprirà la complessità della sua preparazione resa perfetta dal tempo e dall'esperienza; valuterà la necessità di tutelarne il nome, di regolamentarne la fabbricazione nell'impossibilità di una sua industrializzazione; apprezzerà la sua unicità assistendo a quei processi fino ad ora gelosamente custoditi nelle acetaie di famiglia.
Parteciperà, insomma, ad un piccolo mito squisitamente modenese contribuendo alla sua continuità nel rispetto di una tradizione secolare.

Il Museo ha sede al piano terra di Villa Fabriani, che già ospita (nel sottotetto) sia l'Acetaia Comunale che quella sociale della Consorteria dell'Aceto Balsamico.
All'interno del Museo si possono vedere tutte le fasi della produzione dell'aceto balsamico, dalla scelta dei vigneti, la costruzione delle botti, la vendemmia, la pigiatura, la cottura del mosto e l'acetaia.

Museo del Balsamico Tradizionale
c/o Villa Fabriani
Via Roncati, 28
41057, SPILAMBERTO (MO)

Orario: da martedì a domenica: 9.30 - 13.00 / 15.00 - 19.00
chiuso il 25, 26 dicembre e 1 gennaio
Tel:             059/781614      , Fax: 059/7861913 begin_of_the_skype_highlighting            059/7861913      end_of_the_skype_highlighting
E-Mail: info@museodelbalsamicotradizionale.org
Web - http://www.museodelbalsamicotradizionale.org

Programma 80° COMPLEANNO MERCATO ALBINELLI

Il MERCATO ALBINELLI

Sabato 1 ottobre compie 80 anni...

I Buskers verranno ad accendere le candeline...

Voi venite a spegnerle!

Programma della giornata:

h. 9.00
Apertura evento, breve presentazione della giornata e del servizio "Eticargo"

h. 10.00
Animazione a cura di "Buskers Pirata", gli artisti di strada

h. 12.00
Inaugurazione della nuova tettoia con intervento del sindaco Giorgio Pighi

dalle 16.00
Spettacoli con “Buskers Pirata” (giocoleria acrobazia e musica)
e degustazioni

h. 19.00
Concerto Via Albinelli offerto dagli esercenti

dalle 20.00 alle 22.00
Improvvisazioni con "Buskers Pirata"

martedì 20 settembre 2011

L'Emilia da un milione di kW fotovoltaici

La regione supera un traguardo storico e sale sul terzo gradino del podio per quanto riguarda la potenza installata. Energia pulita per 340 mila famiglie.
Rudi Bressa


L'Emilia Romagna supera lo storico traguardo di un GW di fotovoltaico. È quanto emerge dai dati elaborati dal Gruppo Ubisol, azienda del riminese specializzata nel settore delle rinnovabili. L’8 settembre scorso, in tutto il territorio della regione, risultavano installati 25.252 impianti fotovoltaici, per una potenza di 1.004 megawatt.

Numeri che fanno dell'Emilia Romagna la terza regione italiana per potenza installata, subito dietro la Puglia, con 1.737 MW e la Lombardia con 1.030 MW, risultando terza anche per numero di impianti attivi dietro la Lombardia (39.899) e il Veneto (37.154). In pratica nel territorio romagnolo si produce il 10% dell'energia fotovoltaica di tutta la nazione.


Il podio delle prime regioni per potenza installata (dati all'8 settembre 2011).

Numeri che fanno capire come la corsa al fotovoltaico continui, nonostante i giorni agitati avuti durante la scorsa primavera e nonostante un Conto Energia che sembrava dovesse mettere in ginocchio tutto il settore. Ad oggi, in media, in Emilia Romagna vengono attivati ben 60 impianti fotovoltaici al giorno. Un record.

Volendo stilare una classifica, Ravenna si conferma come il territorio più solare, che vale un quarto del fotovoltaico dell’Emilia-Romagna: i suoi 3.161 impianti hanno una potenza nominale di 260 MW. Nel solo Ravennate è installato più fotovoltaico che nell’intera Grecia.

Segue Bologna (4.472 impianti per una potenza di 150 MW), Forlì-Cesena (2.970 impianti per 125 MW), Modena (4.405 strutture e 107 MW), Piacenza (1.576 installazioni e 95 MW), Ferrara (1.972 impianti con 95 MW), Parma (1.821 impianti e 70 MW), Reggio Emilia (2.862 installazioni e 61 MW) e, a chiudere, la provincia di Rimini (2.013 impianti per 36 MW).

1931 LA STORIA DEL MERCATO


Erede del tradizionale mercato che dal Medioevo ravvivava le strade e le piazze di Modena, il Mercato Albinelli è oggi il custode dei valori più genuini della cultura e della cucina modenesi, e di quel rapporto diretto che da sempre caratterizza la compravendita al dettaglio.




Con la sua inaugurazione il 1 ottobre 1931, il commercio al minuto abbandonò la Piazza che lo aveva ospitato per secoli e i venditori che vi si installarono, già abituali frequentatori di Piazza Grande, divennero commercianti stabili, distinguendosi definitivamente dalla categoria degli ambulanti. Il progetto del mercato coperto mirava infatti a decongestionare il centro cittadino,
ingombro di banchi quasi tutti i giorni della settimana, a tutelare, proteggere dalle intemperie e regolarizzare i venditori abitudinari della Piazza, nonché a disincentivare il commercio ambulante, ritenuto socialmente pericoloso e difficile da controllare.
Benché se ne discutesse già a partire dagli anni ’60 dell‘800, il primo vero passo verso la realizzazione del progetto fu fatto ai primi del 1900 grazie al risanamento della contrada delle Carceri, dove si trovavano i tradizionali locali della beccheria e del macello e dove si svolgeva il mercato del pesce.